Circo sotto casa 2024

Siamo liet* di presentarvi l’edizione 2024 del CIRCO SOTTO CASA!

Sabato 15 giugno 2024 a Volvera, presso il parco Ponsati e il teatro Bossatis, ci piacerebbe condividere  con tutt* voi una giornata all’insegna del circo.

Cos’è il circo Sotto casa

Una giornata che Jaqulè organizza da ormai 10 anni dedicato a giovani circensi e non, con laboratori, allenamenti condivisi, cibo e spettacoli aperti a tutt*.

Noi metteremo a disposizione gli spazi di allenamento, un programma di workshop e la proposta di due spettacoli di circo rappresentati da giovani alliev* di 2 scuole di circo.

PROGRAMMA

Mattino

10.00 – 12.00: Laboratorio di Circus Family per bambini/e dai 3 agli 8 anni con genitori/accompgnatori

10.00 – 12.00: Laborratorio di Circo adattato rivolto a persone con disabilità

Pranzo al sacco al Parco Ponsati

Pomeriggio

15.00 – 17.30:   Laboratori di circo su differenti discipline a cura di Jaqulè + laboratorio di teatro a cura di A.Gio

Merenda

18.00: LEILA, Spettacolo prodotto dalla compagnia “La Kumpa”

Progetto della Fondazione Uniti per crescere insieme Onlus. Con la regia, il supporto socio-educativo ed artistico di Tommaso Mortari e Nina Marcelli

Cena al sacco al Teatro Bossatis

Sera

20.45: ATTRAVERSO GLI SPECCHI. Storie di altri mondi Spettacolo di circo a cura del Performing group di Pirilampo.

Di e con: Adele di Vincenzo, Anna Borra, Chiara De Vittorio, Ester Borra, Greta Ruo, Maia Secci, Maya Galimi, Michela Odetto, Ruben Gerbelle, Sara Bonifacio, Zoe Bertini. Direzione tecnica e artistica: Geronimo Previati, Ilaria Bessone. Sguardi esterni: Davide Fontana, Leonardo Varriale. Produzione: associazione Pirilampo, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.

DOVE

Parco Ponsati, viale Europa Unita, Volvera

Teatro Bossatis, via Ponsati 69, Volvera

PASTI

Pranzo al sacco,  merenda pomeridiana e cena al sacco condivisa.

Per le scuole di circo

Le scuole di circo sono invitate a partecipare con i propri alliev*.

Si può scegliere tra diverse modalità: partecipare portando un laboratorio, portare in massa la propria scuola di circo a partecipare o più semplicemente invitare  alliev*gli/le a passare insieme una giornata di circo e condivisione.

COME PARTECIPARE

L’evento è gratuito, puoi avere più informazioni guardando sui social, sul sito internet o scrivendoci a info@jaqule.com. Porta i tuoi attrezzi e tanta energia!

Nella speranza di vederci per stare e giocare insieme.

Un allegro saluto

la ciurma Jaqulè

Circus Camp 2023

Sono aperte le iscrizioni per il Circus Camp 2023!

Cos’è il Circus Camp?

Natura, circo e condivisione

Una settimana immersi nella natura per vivere un’avventura nel mondo del circo.
Il Circus Camp è un occasione indimenticabile di crescita, condivisione e divertimento attraverso l’esplorazione dell’ambiente circostante e la sperimentazione delle discipline del circo come la giocoleria, l’equilibrismo e l’acrobatica.
Un soggiorno in compagnia di insegnanti esperti e simpatici animatori che vi faranno vivere l’esperienza di una vera compagnia circense.

Cosa si fa al Circus Camp?

Laboratori di circo: Giochi di attivazione e conoscenza, preparazione fisica, stretching e rilassamento.
Equilibrismo con rola-bola, uniciclo, trampoli, sfera, corda molle e slike line.
Giocoleria con palline, clave,diabolo, flower-stick e bolas.
Acrobatica aerea su tessuti e trapezio, palo cinese e Acrobalance.

Attività ludiche ed educative
Giochi di gruppo, escursione nei boschi, , giochi di società, turni di servizio ed organizzazione degli spettacoli e dei giochi serali, momenti di riflessione e condivisione.

Quando e da che età?

CIRCO DELLE STELLE – Dal 23 al 15 Luglio.
Rivolto a ragazzi/e dal 2011 al 2008 (prima media – terza superiore) . Indirizzato a chi già pratica le discipline  del  circo e a chi desidera  approcciarsi a questo mondo attraverso un percorso intensivo.

CIRCO DELLA LUNA – Dal 16 al 29 Luglio.
Rivolto a bambini/e di età compresa tra 2014 al 2011 (terza elementare – prima media). Per chi è alla prima esperienza e per chi già pratica le discipline del circo.

Per informazioni e prenotazioni:

Rifugio La Jumarre
0121 94 42 33
Loc. Vaccera, 266, 10060 Angrogna (TO)
www.rifugiojumarre.it
rifugiojumarre@dag.it

Aps Jaqulè
Enrico 328 78 28 323
info@jaqule.com
www.jaqule.com

FROM A SUITCASE_Circo a teatro 2021/22

FROM A SUITCASE è il primo spettacolo della ritrovata rassegna “CIRCO A TEATRO” 2021/2022 presso il Teatro Bossatis di Volvera in via Ponsati 69 . Il “Circo a teatro” è un progetto nato dalla volontà dell’associazione Jaqulè di promuovere il circo contemporaneo nelle sue molteplici forme. Sempre più spesso gli spettacoli circensi escono dai tendoni per animare piazze, semafori e palcoscenici di teatri. Le tecniche e gli spazi si contaminano a vicenda.
La rassegna propone al pubblico  spettacoli di circo contemporaneo che rappresentano questa  tendenza espressiva. Gli spettacoli sono rivolti ad un pubblico di tutte le età, adatti alle famiglie ed agli appassionati di circo e di arte performativa. Venite a farvi rapire dalla magia del “Circo a Teatro”! Tutti gli spettacoli sono a prenotazione obbligatoria e ad accesso con Green pass.


From a suitcase 14 novembre 2021 ore 16.30 from a suitcase (5)

Spettacolo di visual comedy Di e Con Enrico Mazza

Un grosso cubo nero da cui spunta una bizzarra valigia e dalla valigia un eccentrico personaggio. “From a Suitcase” è il ONE MIME SHOW di un mimo tanto elegante quanto strampalato, protagonista di un’insolita sequenza di sketch comici che accompagnano il pubblico in un mondo assurdo, in cui tutto può succedere.
Un universo ribaltato dove anche gli oggetti più comuni, come un rotolo di scotch o una busta delle lettere, cambiano la propria natura e diventano gioco. Comicità, leggerezza, poesia e tanto coinvolgimento! Questi gli ingredienti di un esilarante crescendo che travolgerà qualsiasi tipo di pubblico!

 

Chi è Enrico Mazza

Enrico Mazza è attore, improvvisatore, giocoliere, acrobata, artista di strada, mimo, danzatore, clown e performer. Classe 1991, artista eccentrico e poliedrico, punta molto sulla varietà e sulla contaminazione di stili e discipline. Si diploma nel 2015 in teatro fisico alla Performing Arts University di Torino e studia teatro, danza, circo, clown e commedia dell’arte con maestri internazionali come Eugenio Allegri, Jef Johnson, Carlo Boso, Claudia Contin, Paolo Nani, Rita Pelusio, Famillie Floz. All’attivo numerosi spettacoli e collaborazioni con realtà italiane e internazionali: Antica Bottega d’Improvvisazione, Viandanze Teatro, Teatro dei Venti, Action theatre in english, Compagnia Marco Gobetti, Cie Hokà e Cirque Bidon.

Per informazioni e prenotazioni: teatrobossatis@gmail.com / 339 1370154

 

Logo Circo a teatro

Circo sotto casa 2021

Buongiorno carissimi/e soci/e, anche quest’anno di attività con tante interruzioni e pause è giunto al termine e come tutti gli anni ci piacerebbe salutarvi con un appuntamento di circo all’aperto!
Vi inviatiamo a partecipare al Circo sotto casa, che si terrà a Volvera (To), un’iniziativa per tutte/i voi ed aperta anche ai non circensi, quindi potete invitare anche i vostri amici/e, parenti e genitori.

Il Circo sotto casa è un progetto che l’Associazione Jaqulè propone ormai da 11 anni in diverse aree verdi dei comuni della cintura sud di Torino e consiste in una serie di giornate dedicate al circo per bambini/e e ragazzi/e, al circo sociale e allo scambio tra allievi/e e
appassionati/e di circo. Durante le giornate verranno organizzati dei laboratori di circo e di arte, momenti di scambio tra i-le partecipanti e presentazione di spettacoli circensi a cura di artisti professsionisti e degli allievi e delle allieve della scuola di circo Jaqulè.

Quest’anno l’evento sarà sviluppato in 2 giorni:
Venerdi 2 luglio si comincia con una mattinata dedicata al Circo Adattato al Teatro Bossatis, ovvero a laboratori di circo per persone con disabilità, e si termina alle 18:30 presso il parco Podistico con uno spettacolo di circo dal titolo “i IN THE BOX” a cura di Geronimo Previati e Ilaria Bessone.

Venerdi 3 luglio la giornata sarà dedicata alla popolazione di Volvera, con particolare attenzione alle aree periferiche del paese. In questo senso è stata attivata una collaborazione con l’associazione “Il futuro di via Garibaldi” per portare i laboratori di circo per bambini, famiglie e ragazzi/e  negli spazi limitrofi alle case ATC di via Garibaldi (Arena, giardino pubblico). La giornata si avvarrà  della collaborazione dei progetti Xming, con un appuntamento di Circus Family alle 10:30 e del progetto Futurama con il laboratorio Giochiamo con il teatro alle 17:00 a cura dell’associazione A-GIO. Sempre alle 17:00 sarà attivo il laboratorio di Street Circus e di allenamento libero a cura di Jaqulè.  Alle 19:00 gli allievi/e della Jaqulè presenteranno una performance di circo.

circo-sotto-casa-2021

Workshop e Lezioni di Circo_Primavera 2021

Ciao a tutti/e,
vi informiamo con gioia che le recenti riaperture stanno consentendo la ripartenza graduale delle nostre attività di circo. In questi ultimi mesi siamo riusciti a proseguire con i corsi di circo ludico-educativo rivolti ai minori ma sono rimasti fermi tutti i corsi dedicati agli adulti/e. Per il mese di giugno abbiamo costruito un programma di appuntamenti che speriamo possano farci riavvicinare e riprendere contatto con le discipline che tanto amiamo.
Per la fascia adulti vi proponiamo 4 workshop tematici della durata di 3 ore ciascuno di discipline acrobatiche, e 4 settimane di lezioni di preparazione fisica, acroportè e palo cinese.
Per i bambin* e ragazz* continueremo i corsi per tutto il mese di giugno.
Per la comunità proseguono i laboratori all’aperto nei parchi dei comuni di Volvera, Orbassano, Beinasco, Piossasco, Bruino e Rivalta in collaborazione con i Progetti Xming e Futurama.

 

Banner workshop

Il programma di attività per il mese di giugno 2021 prevede un ciclo di Workshop sulle discipline acrobatiche che si terranno tutti i sabato di giugno e 4 settimane di lezioni a cadenza monosettimanale o bisettimanale.

WORKSHOP:

  • Sabato 5 giugno 10.00 – 13.00 _ Discipline aeree
  • Sabato 12 giugno 10.00 – 13.00 _ Prese acrobatiche, Acroportè e Verticali
  • Sabato 19 giugno 10.00 – 13.00 _ Discipline aeree
  • Sabato 26 giugno 10.00 – 13.00 _ Acrodanza

Il costo di ogni singolo workshop è di 25 €.
I workshoop sono dedicati alle iscritte ai corsi di circo per l’anno 2020/21.
Per partecipare ai workshop è richiesta la prenotazione tramite un messaggio WA o inviando una mail a info@jaqule.com

LEZIONI SETTIMANALI
Le lezioni di preparazione fisica e discipline acrobatiche si svolgeranno il Martedi e il Giovedi dalle 19.15 alle 21.15 con partenza martedi 8 giugno e termine il giovedi 1 luglio.

Il programma delle lezioni sarà:
MARTEDI: preparazione fisica e Palo Cinese
GIOVEDI: Preparazione fisica e acrobatica/mano-mano

Il costo delle lezioni è di:
– Frequenza Monosettimanale : 40 € per 4 lezioni
– Frequenza Bisettimanale: 80 € per 8 lezioni

I corsi partiranno al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.

Per partecipare è necessaria la prenotazione tramite messaggio WA o via mail all’indirizzo info@jaqule.com, indicando Nome e Cognome, Frequenza di partecipazione e giorno scelto.
Per sapere qual’è la vostra situazione con le quote potete scrivere una mail o chiedere direttamente quando verrete in teatro.

Circo bimbi

Il Circo per bambin* e ragazz* non si ferma e continua per tutto il mese di giugno. Dal lunedi al giovedi potrete continuare a seguire le lezioni con i vostri gruppi con qualche piccola modifica di orario. Le lezioni partiranno il 7 giugno e termineranno il 1 luglio.

CIRCO RAGAZZ*
Lunedi e mercoledi dalle 17.30 alle 19.00
CIRCO MEDIE
Martedì e Giovedì dalle 17.30 alle 19.00

Il costo per la partecipazione alle lezioni è di 50 €.
In caso di quote già versate il costo andrà scalato da queste. Per sapere qual’è la vostra situazione con le quote potete scrivere una mail o chiedere quando verrete in teatro.

Potete confermare la vostra partecipazione inviando un messaggio WA sul vostro gruppo o una mail a info@jaqule.com.

Lab aperto

Laboratori di circo all’aperto continuano per i mesi di giugno e luglio. In collaborazione con i progetti Xming_Per mettersi in gioco e Futurama, proponiamo i nostri laboratori di circo ludico nelle aree verdi dei comuni di Volvera, Orbassano, Beinasco, Bruino, Piossasco e Rivalta.
Per rimanere aggiornati sulle date vi consigliamo di visitare la pagina ufficiale dei progetti al seguente indirizzo:  https://percorsiconibambini.it/xming/2021/04/29/primavera-2021-outdoor-edition/

I laboratori in programma si rivolgono a due fascie di età:
XMING: per bambin* tra 3 e 6 anni e loro famiglie
FUTURAMA: per bambini tra i 7 e i 12 anni

L’iscrizione ai laboratori gratuita ma obbligatoria, è necessaria la prenotazione, compilabile sul modulo online, fino ad esaurimento posti.

XMING e FUTURAMA sono due progetti finanziati dall’Impresa sociale Con I Bambini.

 


Nella speranza di rivedervi al più presto,  la ciurma Jaqulè vi manda un
Allegro saluto!!

Contorni di circo #Tre per Te_4

Contorni di circo_ #TRE PER TE_4

Abbiamo chiesto a Martina Barbiero, insegnante di discipline aeree di Jaqulè , di condividere con noi le esperienze culturali che più lo hanno influenzato nel suo percorso nel mondo del circo. Le domande chiedevano di elencare 3 spettacoli, 3 libri, tre film e 3 musiche particolarmente significativi per lui.

Dom_I tre spettacoli visti che più ti hanno influenzato?

Martina_ ogni spettacolo visto è stato fondamentale e ha lasciato il segno, provo a darvi i miei tre, e decisamente differenti tra loro. Partiamo:

  • amo l’arte di strada e qualche anno fa in una calda Sicilia estiva incontro per caso, in uno dei tanti festival d’estate,  il CIRCO RAMINGO in uno dei loro spettacoli …un duo che è una coppia a tutti gli effetti,  che propone spettacoli di Circo Contemporaneo e di Teatro di Strada. Li ho conosciuti per caso passeggiando, davvero piacevole e motivante come scoperta.
  • una compagnia invece che amo e che seguo sono i Les 7 doigts de le main. Qualche hanno fa hanno portato in scena a Genova “Reversible”. Una dedica alle generazioni passate quelle che hanno lasciato il segno in noi oggi. Loro sono un mix di circo, teatro, danza, musica, acrobazie..sono davvero dei performer eccezionali.
  • anche qui ultimo ma non ultimo CORTEO del Cirque du soleil si ispira al film “Clown” di Fellini. Uno dei miei preferiti, geniale la storia di un clown che vede la sua cerimonia funebre ma in una veste molto molto colorata quasi un carnevale.

Dom_ Tre libri o riviste che consiglieresti di leggere?

Martina_

  • …. e anche qui ringrazio CasaCirco per le pillole che mi ha dato durante il  mio percorso. Mi fa scoprire Juggling magazine, rivista Circo a 360°, una valangata di articoli e informazioni, un progetto davvero interessante e ben fatto che va a promuovere tutto quello che riguarda il mondo delle arti circensi contemporanee;
  • ho guardato nella mia libreria e dato che mi sto avvicinando piano piano alla lingua portoghese un nome è spuntato fuori, JOSE’ SARAMAGO. Il libro che propongo è LE INTERMITTENZE DELLA MORTE. Con un pò di ironia e sarcasmo narra di una vicenda molto stramba dove la morte ha smesso di fare il suo lavoro.
  • Termino il mio “TRE PER TE” sui libri con un regalo che vorrei farmi per natale  e vorrei condividerlo con voi . Amo la fotografia, questo progetto è nato da poco. Si tratta  di un racconto fotografico sugli artisti del Circo Paniko uno dei primi circhi contemporanei in Italia realizzato da un collettivo . Il libro si chiama “una magica vita”.

Dom_Tre musiche o autori che associ al circo?

Martina_  Apriamo un capitolo musica e non chiudiamolo più 🙂  Ispirazione e viaggi a gogò

  • giochiamo in casa, amo il cantautorato italiano. Le associo al mondo circense o al mondo del teatro, a quel mondo capace di raccontare mille storie diverse tra loro e spesso toccare temi molto importanti, in questo caso grazie alla loro voce. Dal cappello degli artisti ne tiro fuori uno: Vinicio Capossela. Tra i suoi mille brani uno in particolare “IL PARADISO DEI CALZINI” lo considero quasi una fiaba ed  ogni volta che lo ascolto mi strappa un sorriso e mi  da un senso di leggerezza nonostante il tema/ la metafora sia molto toccante
  • altra associazione che faccio in tema musicale è con il JAZZ. Ascoltato con un orecchio “normale” non da musicista, ma l’improvvisazione nel Jazz è il condimento fondamentale oltre che nasce da un mix di culture e nel corso degli anni si è evoluto mescolandosi con altri generi. Come potrei non associarlo al nostro mondo?! Vasta la scelta, potremmo quasi perderci in questo mondo, partendo dal principio direi il trombettista Luis Amstrong ed il sassofonista Charlie Parker
  • ed ora la svolta completa che ha un suo perchè…i Chemical Brothers. Direte: cosa centra la musica elettronica?!  Oltre ad essere una loro fan per la  musica che fanno,  la cosa che mi ha sempre lasciata a bocca aperta ed affascinata è lo spettacolo di luci e forme  che riescono a ricreare durante i loro concerti.

Dom_Tre film che ti hanno ispirato?

Martina_ Ho iniziato ad amare questo mondo vedendo i film in bianco e nero. Più precisamente scorpacciate di Jerry lewis, Charlot (Charlie Chaplin) e Laurel & Hardy ( in Italia ben conosciuti come Stanlio e Ollio). Mio padre li adorava e mi ha trasmesso questo amore, li guardavo con un occhio da bambina ed ai miei occhi apparivano come dei clown, capaci di provocare in me risate pure e sincere con il loro essere goffi, buffi e nella semplicità meravigliosi.  Difficile dover scegliere dei “preferiti” tra tutti i loro capolavori..quindi lascio a voi la scelta dando solo lo spunto dei vari personaggi. Però un suggerimento ve lo do…in “Fra’ diavolo” c’è una scena cult che sicuramente tanti di voi ricorderanno o avranno provato a rifare in maniera buffa e divertente ossia..NASO, NASINO , NASELLO ! 🙂

Un regista invece che scatena in me la fantasia è in assoluto Tim Burton. Riesce a creare mondi meravigliosi, talvolta tetri e strambi ma capace di farmi volare con la fantasia. Fonte di ispirazione sia a livello di immagini che di musiche. Qui uno dei miei preferiti è “BIG FISH”. Viene raccontata  la vita di un uomo attraverso i suoi stessi racconti che però sono sempre molto colorati e ben conditi . Ve lo consiglio davvero, sarà un bel viaggio.

L’ultimo, non per importanza, è un cortometraggio che ho conosciuto durante il mio percorso in CasaCircostanza nella formazione di operatore sociale di circo&teatro. “THE BUTTERFLY CIRCUS”. E’ molto toccante e profondo, con una sua morale finale. L’ho rivisto molte volte e ogni volta riesco a guardarlo con occhi differenti. Ho sempre pensato avesse un messaggio molto potente. Se vi va guardatelo ma … con un fazzoletto vicino a voi perchè forse la lacrimuccia potrebbe scendere

 

Contorni di Circo #Tre per Te_2

Contorni di circo_ #TRE PER TE_

“Momo” Previati_

 Abbiamo chiesto a Geronimo “Momo”, direttore pedagogico e operatore di circo di Jaqulè , di condividere con noi le esperienze culturali che più lo hanno influenzato nel suo percorso nel mondo del circo. Le domande chiedevano di elencare 3 spettacoli, 3 libri, tre film e 3 musiche particolarmente significativi per lui.

 Dom_I tre spettacoli visti che più ti hanno influenzato?

Momo_ In the FOOD for love_ Andando alle origini, “In the FOOD for love” è stato uno dei primi spettacoli di circo contemporaneo a cui abbia assistito. Era il 2008, durante la rassegna sul filo del circo di Cirko Vertigo a Grugliasco.Lo spettacolo mi affascinò enormemente per la sua multidisciplinarità e multisensorialità.La compagnia era, se non erro, un gruppo di asrtisti italo, franco, ispano, marocchin*. La trama era un viaggio nella storia del ‘900 di questi paesi, accompagnata dalla preparazione di un piatto tipico per ognuno di essi. Lo spettacolo partiva dall’Italia con un piatto di pastasciutta, per poi migrare fino al Marocco e rientrare in Italia per il caffè conclusivo. Fu il primo spettacolo, e ultimo a cui io abbia assistito, durante il quale una parte della stimolazione del pubblico era affidata ai profumi delle pietanze preparate. Già, i piatti venivano cucinati in scena durante lo svolgimento dello spettacolo su una cucina di linea montata nella pista insieme agli altri attrezzi circensi. Dal punto di vista tecnico mi colpì molto il numero di un duo di mano a mano che “coricati” su un letto posto in verticale, con la propria performance simulavano un amplesso, che trasportava lo spettatore come se stesse assistendo alla scena guardando dal soffitto della camera da letto. Altro punto importante fu la rappresentazione del bombardamento di Guernica: un giocoliere, in piedi su un tavolo microfonato eseguì una sequenza di palline rimbalzine che provocarono un gran rimbombo grazie all’amplificazione del piano su cui lavorava. Alle spalle del performer un video ritraeva aerei in procinto di sganciare bombe. Devo dire che ancora oggi ripensando a quella scena mi viene la pelle d’oca. Ciliegina sulla torta? Musica dal vivo durante tutto lo spettacolo. Purtroppo non si trovano più riferimenti in rete di questo bellissimo spettacolo.

Murmures de Murs di Victoria Thierrèe-Chaplin

L’interprete di questo meraviglioso spettacolo a cui assistii nel 2014  a Milano è Aurelia Thierrée, diretta dalla mamma Victoria Chaplin, settima figlia del celebre Charlie. Una rappresentazione magica ed eterea nella quale le atmosfere oniriche cancellano spazio e tempo, complici le mirabolanti strutture scenografiche che permettono a palazzi di cinque piani di scivolare fuori dal palcoscenico ed ad intere città di muoversi su di esso. Molteplici animali fantastici accompagnano la protagonista nel suo viaggio fiabesco. Le illusioni messe in scena, la capacità di spostare l’attenzione del pubblico dove la si desideri per poterla poi metterla alla prova con magie architettate ad arte, la delicatezza de* performer (ricordo che sul palco Aurelia è in compagnia di un danzatore ed un acrobata) e infine tutta l’atmosfera dello spettacolo mi colpirono molto.

Il n’est pas encore minuit, collettivo Compagnie XY

Ebbi la fortuna di assistere a questo spettacolo in prima fila. 22 acrobat* in scena che per un’ora saltano e rimbalzano dalle mani di uno alle spalle di un altro. Colonne a 4 che crollano e si rimontano con estrema facilità, tavole di legno che diventano trampolini elastici e non ultime una colonna a 3 al “rovescio”: con il più piccolino come base, il medio a metà ed il più grande in punta e una colonna a tre di sole donne, la prima a cui abbia mai assistito. Potente!

Dom_ Tre libri o riviste che consiglieresti di leggere?

Momo_ La vera storia del pirata Long Jhon Silver di Björn Larsson.

Letto durante la stesura del primo spettacolo corale della ciurma Jaqulè a cui partecipai, “Il galeone”,  “La vera storia del pirata Long John SIlver” è un romanzo meraviglioso che racconta la storia del celebre personaggio de “L’isola del tesoro” di Stevenson. La protagonista della vicenda però, sembra essere la Libertà, la quale muove il controverso protagonista attraverso mille avventure: arrembaggi, combattimenti e tempeste. Come recita la quarta di copertina ci ritroviamo a “sognare sfide libertarie e ribelli contro il cinismo dei potenti”.

Fantasia di Bruno Munari

Un saggio del designer milanese che investiga questa spettacolare facoltà della mente umana. Il concetto che più mi colpì fu come Munari smontasse la credenza che i-le bambin* hanno maggiore fantasia de* adult*. Riporto brevemente il ragionamento: se la fantasia è prendere in considerazione un oggetto conosciuto, a cui si modificano alcune caratteristiche (ad es. colore, materiale di cui è composto, locazione, finalità ecc), o meglio, si sostituiscono altre caratteristiche, queste ultime devono essere caratteristiche conosciute da chi esegue l’operazione. Se prenderò in analisi, ad esempio, un fragola, dovrò innanzitutto avere in mente cosa è una fragola e se voglio trasformarla in una fragola blu dovrò anche conoscere l’idea di “blu”. Alla luce di tutto ciò, più nozioni si conoscono e padroneggiano, più potrà essere differenziato il processo fantasmatico. Ne consegue che le persone adulte hanno più strumenti per sviluppare la fantasia, ma allora come mai lo fanno così poco e ragionano per lo più in termini pratici ed utilitaristici? Ho investito parecchio tempo su questa riflessione.

Il libro degli errori di Gianni Rodari

Ovvero, citarne uno per indicarli tutti. Del maestro Rodari è molto difficile scegliere una sola opera: da “Grammatica della Fantasia” e “Esercizi di Fantasia” utile per approfondire il discorso imbastito da Munari, questa volta da un punto di vista didattico, alle “Favole al Telefono” e “Filastrocche in cielo ed in terra” magnifici spunti creativi.

Ma se il circo non è altro che fare errori fino a che non si apprende, per poi spostare l’asticella più in alto per poter commetterne altri e così via, “Il libro degli errori” è sicuramente uno dei più azzeccati.

Dom_Tre musiche o autori che associ al circo?

Momo_ Il Galeone (versione Friser, il fiore meraviglioso)

Prende il testo dalla poesia “Schiavi” scritta in carcere da Belgrado Pedrini, partigiano anarchico che a causa della sua lotta contro il regime fascista già dalla metà degli anni ’30, venne tacciato di banditismo comune. Dopo la liberazione, infatti, solo le azioni successive al 1943 vennero iscritte nel panorama della lotta partigiana e così Pedrini fu condannato a 30 anni di reclusione, dal neonato regime democratico, per l’uccisione durante uno scontro a fuoco a Savona, di un agente di polizia. Risalendo i fatti al 1942 questo conflitto non potè essere inserito in quella che viene chiamata lotta di liberazione e per questo Pedrini scontò la propria pena. Canzone che parla di liberazione ad ogni costo.

Senza Paura (Vanoni, de Moraes e Toquinho)

Una delle prime performance in un teatro fu in occasione di un concerto tutto al femminile sul palco del Pertini di Orbassano. Il brano su cui ci esibimmo la mia agile e compagna ed io fu Senza Paura. La voce di Ornella Vanoni e la musica di Vinicius de Moraes e Toquinho ci sembrarono la soluzione migliore su cui muoverci dopo il nostro lungo soggiorno in Brasile che ebbe un significato molto importante per la mia carriera circense.

Oleg Kostrow

Psichedelia dalla Russia. Un compositore davvero particolare che mi ha aiutato molto nei primi anni di insegnamento con bambin* e ragazz*. Sonorità da videogioco.

Dom_Tre film che ti hanno ispirato?

Momo_Musica Per Vecchi Animali, unico film con la regia di Stefano Benni, eccellente scrittore bolognese, vede davanti alla videocamera la bravura di due pietre miliari del teatro italiano: Dario Fo e Paolo Rossi. Un racconto surreale come solo Benni può delineare, si dipana tra le strade di una città in piena emergenza (mai realmente motivata) in cui i due attori, accompagnati da una bambina di 10 anni di nome Lupetta che marina la scuola, sono determinati a raggiungere l’uno il proprio amore ricoverato in ospedale e l’altro il vecchio quartiere Amba dove faceva l’insegnante. Entrambe le mete si trovano dall’altra parte della città. Memorabili la scena in cui Paolo Rossi descrive le banche e quando Lupetta, la bambina, interrogata dalla madre su cosa voglia fare da grande risponde: “La balena!!! Da grande voglio fare la balena!”

La ragazza sul Ponte  di Patrice Leconte

Un’aspirante suicida viene salvata da un lanciatore di coltelli in cerca di un bersaglio… da mancare! La coppia scoprirà di avere un’incredibile fortuna insieme, fenomeno che svanisce ogni qualvolta i due si separano. Divertente.

L’odio Mathieu Kassovitz,

Un film che richiede qualche strumento per la sua visione e comprensione. Sconsigliato a* bambin*. (Anche le righe che seguono)

Userò le parole di Zerocalcare (per citare un altro autore importante per me) per descrivere questo film. Il fumettista di Rebibbia ne parla in contrapposizione con i modelli culturali proposti da altri prodotti cinematografici quali Romanzo Criminale. Personalmente aggiungerei che è una critica estendibile a molti prodotti destinati ad un pubblico pre-adolescente e adolescente ed, in genere, giovane. Penso alla stragrande maggioranza della musica trap, ad esempio.

Ma tornando a “L’odio” leggiamo le parole di Zerocalcare tratte dal suo racconto online intitolato Pedagogia:

Il film che ha formato generazioni di teppisti. Il dogma dei pischelli di tutte le periferie d’Occidente

E’ il film che racconta la giornata-tipo di tre ragazzi della banlieu parigina, all’indomani dell’uccisione di un loro amico da parte della polizia

Quello è un film che ti insegna qualcosa. Tirano i serci alle guardie. Si sgobbano un nazista. Mica come quei papponi mezzi fasci sempre a rota de cocco

Sei (siamo) giovane e di belle speranze, il tuo (nostro) modello dovrebbe essere la teppa di strada, non dei cazzo di mafiosi. Che si tradiscono l’un l’altro, peraltro

E’ quello per te essere “fichi”? Fare i bulli coi più deboli è “fico?”

Come spesso accade quando tocca temi sociali e politici Zerocalcare centra il punto. I protagonisti sono anti eroi in grave difficoltà: persone dedite al piccolo spaccio, poco scolarizzate, e violente. Non sono sicuramente degli esempi, ma nello scorrere dei fotogrammi si vede chiaramente come i metodi coercitivi e margnalizzanti del potere non facciano altro che creare micro-comunità compatte e consapevoli della propria condizione sociale, all’interno delle quali vige una solidarietà fortissima. L’impotenza, la paura e la rabbia sono le emozioni che scorrono insieme alle immagini.

Contorni di Circo #TRE PER TE_1

Contorni di circo_ #TRE PER TE_1

Alberto Laplaca

 

Abbiamo chiesto ad Alberto Laplaca, nostro istruttore di circo ragazzi, di condividere con noi le esperienze culturali che più lo hanno influenzato nel suo percorso nel mondo del circo. Le domande chiedevano di elencare 3 spettacoli, 3 libri, tre film e 3 musiche particolarmente significativi per lui.

 

Dom_I tre spettacoli visti che più ti hanno influenzato?

Alb_ Credo che in qualche modo tutti gli spettacoli che vedi influenzano il modo di vivere il circo e il proprio senso critico, se però devo pensare a tre spettacoli che hanno giocato un ruolo fondamentale nella mia crescita, i titoli che mi vengono in mente sono: “Naufragata” della compagnia “Circo Zoè”; “Seul?” di “Baurens Nicolas” (acrobata della compagnia “Bakhus”) ed infine “Oraison” della compagnia “Rasposo”. Se pur tre spettacoli diametralmente diversi l’uno dall’altro, tutti e tre mi hanno colpito del profondo, hanno fatto in modo che anche a distanza di diverso tempo mi tornassero in mente alcuni momenti dello spettacolo. Poche volte mi sono sentito protagonista della scena anche a distanza di tempo, credo sia proprio questo il potere di queste opere.

Dom_ Tre libri o riviste che consiglieresti di leggere?

Alb_ Ho diverse difficoltà nella lettura, per questo motivo, purtroppo non ho mai letto gran che, questo però mi ha avvicinato al mondo del fumetto e ai libri illustrati per bambini. li trovo estremamente profondi, l’unione di due arti come quella del disegno e la scrittura da origine ad un prodotto a mio parere inestimabile. Il primo titolo che mi sento di citare è “Ettore, l’uomo straordinariamente forte” di Magali Le Huche, questo è un libro illustrato per bambini ambientato in un circo tradizionale, dove incontriamo tutti i valori del circo contemporaneo scritti in chiave fanciullesca e spensierata accompagnato da magnifici disegni. Per quanto riguarda i fumetti invece mi sento di consigliare “Kobane calling” di Zerocalcare  un reportage dell’autore che si è avventurato sul confine turco-siriano per vedere come vivono le popolazioni Curde che combattono contro l’isis; questo libro mi sta a cuore non solo per gli argomenti trattati ma anche perché dimostra come uno strumento come il fumetto possa trattare anche tematiche di estrema attualità. Infine, da appassionato di equilibrismo, mi sento di consigliare “Zen e funambolismo” che riporta l’avventura dell’autore Andrea Loreni (funambolo e filosofo) alla scoperta di un nuovo modo di affrontare il cavo.

Dom_Tre musiche o autori che associ al circo?

Alb_ Appena penso alla musica e al circo sono due le canzoni che inevitabilmente mi vengono in mente: “La Titina composta nel 1917 da Léo Daniderff, resa celebre nel mondo in una versione cantata da Charlie Chaplin nel film Tempi moderni (1936),  e “Donde estas Yolanda” di La Sonora Santanera. Questi due pezzi sono stati la colonna sonora della mia infanzia nel mondo del circo. Per il terzo invece non mi sento di dare un titolo, ma bensì il nome di un gruppo, che invece mi accompagna da relativamente poco tempo: i “Chinese man“.

Dom_Tre film che ti hanno ispirato?

Alb_ Amo il cinema, guardo molti film, e di tanti letteralmente mi innamoro, riuscire a ridurre a tre il numero di opere che mi hanno ispirato è difficile perchè, come già detto per gli spettacoli, credo che qualunque film che vedo mi lasci qualcosa, muti il mio spirito critico e quindi, in qualche modo mi ispiri. Per aiutarmi a scegliere ho deciso di dividere la mia vita in tre fasi (infanzia, adolescenza e il presente) e per ogni periodo ho scelto un film che ha caratterizzato e ispirato quella fase.

Il primo è “I figli del capitano Grant” di Robert Stevenson del 1962, una storia avventurosa di due bambini alla ricerca del padre (ispirato all’omonimo romanzo).

Per l’adolescenza ho scelto “Il labirinto del fauno” un film del 2006 di Guillermo Del Toro, mi hanno sempre colpito i peculiari personaggi e l’ambientazione cupa in netto contrasto con la presenza e il carattere della giovane protagonista.

Il film che invece caratterizza il presente è “Martyrs” di Pascal Laugier, 2008. Questo è un film estremamente crudo e violento, sicuramente non adatto a tutti, rispecchia però quello che è per me la società moderna.

 

Contorni di Circo_#RACCONTI_C’è un albero_ di Martina Mascia

C’E’ UN ALBERO

C’è un albero…foto racconto
Non uno imponente e magnifico, solo un albero sereno e poco più alto del lampione che gli sta a fianco. Se ne sta tranquillo nella sua aiuola, vicino a una panchina di legno su cui si diverte a lasciar cadere alcune foglie in autunno. Per il resto del tempo rimane lì a osservare ciò che lo circonda, a sfidare il suo stesso sguardo puntando ogni giorno più lontano. Può vedere più che altro vetri: grandi pannelli di vetro pesante slanciati verso l’alto per catturare i raggi del sole. Di giorno, oltre i vetri, gli è permesso di vedere ben poco, così per la maggior parte del tempo ci si specchia: alto e slanciato, leggermente sbilenco ma comunque complessivamente di bell’aspetto. Certo può sentire: ascolta spesso il rumore delle automobili, il fruscio della pioggia, le urla dei bambini, le grida del vento, il tintinnio delle chiavi.
Il tintinnio di un grande mazzo di chiavi che arriva di corsa, da dietro. Lo porta con sé una ragazza affannata, si vede il respiro che le esce dalla bocca, ha un bel sorriso e le brillano gli occhi. Ha il portamento delle ballerine esperte, i capelli mossi spesso raccolti, le spalle larghe di chi può accogliere tutti i silenzi della terra. La ragazza entra e sparisce nella pancia del teatro. Sembra una di quelle persone dal nome arioso che gli altri pronunciano in fretta facendo scorrere e vibrare la lingua sul palato e aprendo la bocca in modo vistoso… Non passa molto tempo prima che arrivino altre due ragazze, anche loro di corsa ma che ridono e parlano forte; le si vede spesso intorno al teatro, stanno più che altro nel ventre, ma ogni tanto sbucano dai fianchi, o dal retro, o chiacchierano sulla panchina per un po’. Una ha più capelli che corpo: una grande massa di ricci scuri la sovrasta fino a mezza schiena, ha gli occhi neri e la pelle ambra chiaro, porta sempre con sé un grande borsone ed è quasi sempre avvolta da strane nubi; l’altra ha il viso pulito, porta gli occhiali come le bimbe che a scuola sanno sempre tutto, è leggera anche se molto forte, ha uno sguardo frizzante di chi vede nella nebbia il sentiero. Anche loro due sgambettano veloce e vengono catturate dalla pancia del teatro.
Ma appena cambia il vento una corrente forte fa arrivare una mandria di adolescenti: bellissimi nei loro drammi, rumorosi e pieni di vita. Stanno tutti con un aggeggio in mano a cui sembrano tenere molto: ci parlano, gli sorridono, lo ascoltano, ma anche loro stanno poco vicino ai vetri prima di essere risucchiati all’interno.
D’un tratto, se ci si concentra, si può sentire la musica che viene dal grembo del teatro, si sente appena ma fa venire voglia di muoversi, di respirare, di correre, e riprendere fiato, ma solo un attimo, e di ballare e di chiacchierare, e di sudare e saltare finché le gambe non cedono, e di volare… sembra quasi di vederli i ragazzi e le ragazze che si danno un piccolo slancio e poi prendono il volo e piroettano in aria e sembra che cadano e poi si riprendono e ripartono in picchiata come su un’altalena o come i gorilla tra gli alberi… se si ascolta con attenzione li puoi sentire vibrare forte quando riescono in qualcosa, sussurrarsi i segreti, abbracciarsi, tenersi per mano mentre leggeri si librano in aria.
Il loro tempo nel teatro non dura molto, escono insieme alla ragazza con gli occhiali e si disperdono con lei tutt’intorno.
Ne arrivano altri, sono più piccoli, ridono forte, gridano, fanno parecchio rumore, lasciano veloci la mano dei loro genitori e si fiondano nella pancia del teatro anche loro. Con loro arriva anche un omino che, insieme alla ragazza con le chiavi, deve essere uno dei protettori del teatro o qualcosa di simile insomma, dal momento che sono quasi sempre in teatro e lo puliscono, lo scaldano quando fa freddo, gli fanno prendere aria quando fa troppo caldo e non si riesce a respirare, lo riempiono di cibo, lo montano e lo smontano, lo aggiustano se qualche pezzo si rompe, lo illuminano e lo spengono e lo chiudono bene prima di lasciarlo solo. Anche l’omino è affannato, porta la coppola in testa e uno zaino bello grosso, si chiude la porta dietro e i suoi occhi, per un istante, riflettono il colore del cielo e la luce del sole e il suo sguardo scalda un po’ il cuore; porta gli occhiali anche lui e ha i capelli color cenere come i bimbi biondi quando crescono, ha il passo dei felini: leggero,
silenzioso e molto rapido. C’è silenzio in teatro: i genitori aspettano i propri figli seduti su poltroncine colorate, e la porta della pancia viene chiusa. Eppure se ci si concentra molto a fondo e ci si lascia trasportare si possono sentire chiaramente i bambini che corrono, saltano, mettono le mani a terra e staccano i piedi, camminano in equilibrio più in alto del suolo, fanno cadere delle palline strane, tantissime palline strane, e anche delle clave, le clave fanno molto rumore quando cadono ma si può sentire anche quando riescono a riprenderle in mano, o quando le fanno stare in equilibrio sul naso, altri provano a spiccare il volo: sbattono incerti le ali fidandosi poco di loro stessi, si aggrappano a si spingono e per poco si librano anche loro. E poi non se ne vogliono più andare: i genitori li aspettano trepidanti, guardano spesso l’ora, si sentono saluti ripetuti centinaia di volte da dentro, e piano piano, a poco a poco, si disperdono anche loro. Nel frattempo è arrivata la sera e il teatro si accende nel foyer. Ci sono la ragazza con tanti capelli, la ragazza con le chiavi e l’omino con la coppola che escono dalla pancia e si siedono, come se non lo facessero da tempo, anche loro sulle poltroncine colorate, in un piccolo cerchio. Sono pieni dell’energia sfiancante dei bambini e degli adolescenti. Si siedono per mangiare, scambiare due parole e qualche sorriso, qualche abbraccio, sembrano vecchi amici… ma non stanno molto seduti: riscappano dentro appena arriva l’ondata delle donne. Sono tutte donne che entrano in teatro di corsa inebriate dalla voglia di sfruttare a pieno il loro momento di sogno per correre, saltare, sudare, e volare anche loro nel proprio piccolo pezzo di cielo. Si alternano per ore c’è chi entra e chi esce, chi si ferma in foyer prima di entrare, chi vicino ai vetri poco prima di andarsene. Man mano iniziano a disperdersi anche loro, poche per volta, sole, in coppie, a gruppetti, verso la fine della carovana escono anche le ragazze che parlano forte che ora parlano piano, sono stanche e sudate: devono essersi rintanate per un po’ anche loro sulla propria nuvola, devono aver spinto forte per arrivare al cielo e conquistarsi il loro angolino di allegrezza.
Il teatro si spegne piano piano, alla fine è tutto buio e per ultima esce la ragazza con le chiavi che lo chiude per bene prima di andare a casa. Ha gli occhi più piccoli di quando è entrata, sorride a fatica, è piena di borse e zainetti eppure sembra soddisfatta, si volta un istante a guardare verso l’albero illuminato dal lampione al suo fianco, sbatte piano le palpebre, prende fiato, e va via

 

Martina Mascia

Contorni di Circo _ #Esperienze_Aerial Equilibrium

Condividiamo un resoconto personale e  gli scatti di Alice durante il workshop di corda aerea svolto in Jaqulè con la fantastica Gaia Panero.

ENG

#FridayPHOTOGRAPHY .
“ Aerial equilibrium “
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Rope is not my aerial, but was a beauty discovering spending two days on a workshop about it.
To keep your body in equilibrium you need strength; to have strenght you have to train each part that is going to keep you up; hands and feet become then your tool in function of equilibrium ..as the only things that guarantee yourself up.
There is just a beauty in this geometry of body, there is an infinite challange inside discipline.
That’s what i love about aerial, truly. .
@jaqule #aerialrope #sportportrait #persistance #bodystrength #aerialphotography #circus #training #aerial #canonphotography #a2photography

ITA.

#FridayPHOTOGRAPHY .
“ Aerial equilibrium “

La corda non è il mio attrezzo, ma è stata una bella scoperta spendere due giorni di workshop a riguardo.
Per tenere il tuo corpo in equilibrio serve forza; per avere forza devi allenare ogni parte che ti sosterrà; mani e piedi diventano i tuoi strumenti in funzione dell’equilibrio ..come le uniche cose che ti garantiscono di star su.
C’è una bellezza nella geometria del corpo, c’è una infinita sfida dentro la disciplina.
Questo è quello che amo nell’aereo, per davvero.
@jaqule #aerialrope #sportportrait #persistance #bodystrength #aerialphotography #circus #training #aerial #canonphotography #a2photography

Follow @a2_factory su Instagram
info e contatti:  aliceanellia2@gmail.com

 

 

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