Contorni di circo #Tre per Te_4
Contorni di circo_ #TRE PER TE_4
Abbiamo chiesto a Martina Barbiero, insegnante di discipline aeree di Jaqulè , di condividere con noi le esperienze culturali che più lo hanno influenzato nel suo percorso nel mondo del circo. Le domande chiedevano di elencare 3 spettacoli, 3 libri, tre film e 3 musiche particolarmente significativi per lui.
Dom_I tre spettacoli visti che più ti hanno influenzato?
Martina_ ogni spettacolo visto è stato fondamentale e ha lasciato il segno, provo a darvi i miei tre, e decisamente differenti tra loro. Partiamo:
- amo l’arte di strada e qualche anno fa in una calda Sicilia estiva incontro per caso, in uno dei tanti festival d’estate, il CIRCO RAMINGO in uno dei loro spettacoli …un duo che è una coppia a tutti gli effetti, che propone spettacoli di Circo Contemporaneo e di Teatro di Strada. Li ho conosciuti per caso passeggiando, davvero piacevole e motivante come scoperta.
- una compagnia invece che amo e che seguo sono i “Les 7 doigts de le main”. Qualche hanno fa hanno portato in scena a Genova “Reversible”. Una dedica alle generazioni passate quelle che hanno lasciato il segno in noi oggi. Loro sono un mix di circo, teatro, danza, musica, acrobazie..sono davvero dei performer eccezionali.
- anche qui ultimo ma non ultimo “CORTEO” del Cirque du soleil si ispira al film “Clown” di Fellini. Uno dei miei preferiti, geniale la storia di un clown che vede la sua cerimonia funebre ma in una veste molto molto colorata quasi un carnevale.
Dom_ Tre libri o riviste che consiglieresti di leggere?
Martina_
- …. e anche qui ringrazio CasaCirco per le pillole che mi ha dato durante il mio percorso. Mi fa scoprire Juggling magazine, rivista Circo a 360°, una valangata di articoli e informazioni, un progetto davvero interessante e ben fatto che va a promuovere tutto quello che riguarda il mondo delle arti circensi contemporanee;
- ho guardato nella mia libreria e dato che mi sto avvicinando piano piano alla lingua portoghese un nome è spuntato fuori, JOSE’ SARAMAGO. Il libro che propongo è “LE INTERMITTENZE DELLA MORTE”. Con un pò di ironia e sarcasmo narra di una vicenda molto stramba dove la morte ha smesso di fare il suo lavoro.
- Termino il mio “TRE PER TE” sui libri con un regalo che vorrei farmi per natale e vorrei condividerlo con voi . Amo la fotografia, questo progetto è nato da poco. Si tratta di un racconto fotografico sugli artisti del Circo Paniko uno dei primi circhi contemporanei in Italia realizzato da un collettivo . Il libro si chiama “una magica vita”.
Dom_Tre musiche o autori che associ al circo?
Martina_ Apriamo un capitolo musica e non chiudiamolo più 🙂 Ispirazione e viaggi a gogò
- giochiamo in casa, amo il cantautorato italiano. Le associo al mondo circense o al mondo del teatro, a quel mondo capace di raccontare mille storie diverse tra loro e spesso toccare temi molto importanti, in questo caso grazie alla loro voce. Dal cappello degli artisti ne tiro fuori uno: Vinicio Capossela. Tra i suoi mille brani uno in particolare “IL PARADISO DEI CALZINI” lo considero quasi una fiaba ed ogni volta che lo ascolto mi strappa un sorriso e mi da un senso di leggerezza nonostante il tema/ la metafora sia molto toccante
- altra associazione che faccio in tema musicale è con il JAZZ. Ascoltato con un orecchio “normale” non da musicista, ma l’improvvisazione nel Jazz è il condimento fondamentale oltre che nasce da un mix di culture e nel corso degli anni si è evoluto mescolandosi con altri generi. Come potrei non associarlo al nostro mondo?! Vasta la scelta, potremmo quasi perderci in questo mondo, partendo dal principio direi il trombettista Luis Amstrong ed il sassofonista Charlie Parker
- ed ora la svolta completa che ha un suo perchè…i Chemical Brothers. Direte: cosa centra la musica elettronica?! Oltre ad essere una loro fan per la musica che fanno, la cosa che mi ha sempre lasciata a bocca aperta ed affascinata è lo spettacolo di luci e forme che riescono a ricreare durante i loro concerti.
Dom_Tre film che ti hanno ispirato?
Martina_ Ho iniziato ad amare questo mondo vedendo i film in bianco e nero. Più precisamente scorpacciate di Jerry lewis, Charlot (Charlie Chaplin) e Laurel & Hardy ( in Italia ben conosciuti come Stanlio e Ollio). Mio padre li adorava e mi ha trasmesso questo amore, li guardavo con un occhio da bambina ed ai miei occhi apparivano come dei clown, capaci di provocare in me risate pure e sincere con il loro essere goffi, buffi e nella semplicità meravigliosi. Difficile dover scegliere dei “preferiti” tra tutti i loro capolavori..quindi lascio a voi la scelta dando solo lo spunto dei vari personaggi. Però un suggerimento ve lo do…in “Fra’ diavolo” c’è una scena cult che sicuramente tanti di voi ricorderanno o avranno provato a rifare in maniera buffa e divertente ossia..NASO, NASINO , NASELLO ! 🙂
Un regista invece che scatena in me la fantasia è in assoluto Tim Burton. Riesce a creare mondi meravigliosi, talvolta tetri e strambi ma capace di farmi volare con la fantasia. Fonte di ispirazione sia a livello di immagini che di musiche. Qui uno dei miei preferiti è “BIG FISH”. Viene raccontata la vita di un uomo attraverso i suoi stessi racconti che però sono sempre molto colorati e ben conditi . Ve lo consiglio davvero, sarà un bel viaggio.
L’ultimo, non per importanza, è un cortometraggio che ho conosciuto durante il mio percorso in CasaCircostanza nella formazione di operatore sociale di circo&teatro. “THE BUTTERFLY CIRCUS”. E’ molto toccante e profondo, con una sua morale finale. L’ho rivisto molte volte e ogni volta riesco a guardarlo con occhi differenti. Ho sempre pensato avesse un messaggio molto potente. Se vi va guardatelo ma … con un fazzoletto vicino a voi perchè forse la lacrimuccia potrebbe scendere